Era una sera ai primi di luglio, ormeggiati davanti alla spiaggia di Budelli, quasi nessuna barca intorno, un maestrale teso e gelido spazzava il pozzetto. Imbacuccati sotto un piumino, Saverio, il suo allievo skipper e io ci mettemmo a parlare della dura vita dello skipper e della dura vita degli equipaggi digiuni dell'andar per mare. E così nacque l'idea di scrivere un manualetto per aspiranti velisti che tutto fosse tranne che un manuale di vela. Le regole della buona convivenza ci interessavano, le poche cose fondamentali che chi non ha mai messo piede su un barca dovrebbe sapere. Ed ecco il frutto: il Little Blue Book della Vela, un manualetto semiserio che spero possa tornare utile a tutti. Ne troverete qualche copia a bordo del Grande Zot, molte copie nelle migliori librerie italiane.
Buon vento e buona lettura
giovedì 30 aprile 2009
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